Il mercato dei pagamenti vive un’evoluzione costante e sta andando incontro a grandi cambiamenti. L’Italia, paese noto per essere culturalmente legato al contante, ha iniziato il suo processo di digitalizzazione anche in questo settore. Nel 2022, il numero di transazioni continua a crescere (+19%), con ritmi più sostenuti rispetto al periodo pre-pandemico, a riprova di come la crisi sanitaria abbia portato un cambiamento strutturale. Anche guardando ai volumi transati è possibile notare un pattern simile: la crescita media annua era del 10,5% fino al 2021, mentre nell’ultimo anno è stata pari al 18%, raggiungendo i 397 miliardi di € di transato. Le componenti che spingono maggiormente questa crescita sono i pagamenti contactless e i pagamenti “innovativi” da smartphone e device indossabili, preferiti grazie alla loro facilità e velocità d’uso. La diffusione di quest’ultimi ha fatto concentrare gli sforzi degli attori del mercato nello sviluppare e proporre soluzioni che gravitassero proprio attorno alo smartphone, rendendo l’esperienza di pagamento sempre più “mobile first”. Basti pensare all’evoluzione dei portafogli digitali, che da semplici contenitori di carte di pagamento si stanno trasformando in applicazioni che ospitano diversi servizi aggiuntivi, anche molto differenti fra di loro. In Cina, questa tipologia di servizi si concretizza tramite le Super App, come WeChat e Alipay. Negli Stati Uniti abbiamo Apple e Google Wallet, che stanno integrando servizi legati all’identità digitale certificata, tema sempre più di interesse anche per l’Europa con la revisione del regolamento eIDAS e l’intenzione di costituire un Digital Identity Wallet. Esistono poi la blockchain e tutto il mondo delle valute digitali che possono rivoluzionare il modo in cui i cittadini effettuano pagamenti e che hanno come principale strumento di utilizzo proprio il cellulare. In diverse parti del mondo le banche centrali si sono messe in gioco per creare la loro valuta digitale a corso legale, in modo da tenere il passo con queste innovazioni. In Europa la BCE ha iniziato le prime sperimentazioni con il Digital Euro, anche se i tempi tecnici dicono che non vedremo questa moneta prima del 2026. Un altro trend che caratterizza il mondo dei pagamenti digitali è il Buy Now Pay Later che in Italia ha fatto registrare 2,3 miliardi di € di transato nel 2022. La sua crescita esponenziale lo ha portato a costituire il 4% della spesa eCommerce in Italia, mentre in Germania e Svezia è già superiore al 20%. La sostenibilità del business model viene tuttavia minata da una regolamentazione in divenire e dall’innalzamento dei tassi d’interesse. Per concludere, anche il fenomeno dell’Open API sta acquisendo maggior rilevanza, anche se il suo potenziale risulta ad oggi inespresso.